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EDILIZIA SOSTENIBILE: Confronto tra materiali

Aggiornamento: 28 giu


Fase di realizzazione di un tetto in legno. Ottolini Legnami, Veneto
Fase di realizzazione di un tetto in legno

La scelta dei materiali


Oggi il tema della sostenibilità ambientale è centrale in ogni settore, compreso quello dell’edilizia, dove come vedremo il legno può giocare un ruolo da protagonista. Basti pensare che il settore edile «da solo è responsabile del 39% delle emissioni di CO2 nell’atmosfera». Quando si parla di edilizia sostenibile però, l’attenzione si focalizza principalmente sul lavoro finito. Chi si appresta a costruire o ristrutturare una casa, un ufficio, un ambiente di lavoro oggi guarda in primo luogo alle energie rinnovabili o, ancora, all’isolamento termico di muri e finestre. Ciò perché si tratta di due fattori che coinvolgono direttamente i consumi (bollette della luce, riscaldamento invernale e climatizzazione estiva) e, di conseguenza, sui costi quotidiani.

In realtà, se si vuole davvero incidere a più largo raggio riguardo al tema della sostenibilità, si devono approfondire tutte le fasi di costruzione: dalla produzione dei materiali al loro smaltimento (che affronteremo in seguito). In altre parole è fondamentale che nel proprio progetto si faccia un’attenta selezione dei materiali. Questi ultimi difatti, possono avere causato alte emissioni in fase di produzione e dare luogo a difficoltà a lungo termine, quando andranno smaltiti.


Per una vera edilizia sostenibile

Non è tutto però. Come sottolineato dal prof. Prota Andrea dell’Università Federico II di Napoli in un suo articolo, che potete trovare al seguente link, un progetto edilizio sostenibile deve dimostrare inoltre di essere:

  • equo, ovvero soddisfa requisiti sociali ed economici,

  • realizzabile, ovvero soddisfa requisiti economici ed ambientali,

  • vivibile, ovvero soddisfa requisiti ambientali e sociali.

Infine, come ricordato sempre dal prof. Prota la struttura deve rispettare alcuni requisiti come affidabilità, manutenibilità, adattabilità e sicurezza strutturale.



Il ruolo del legno nell’edilizia sostenibile secondo Ottolini Legnami

Come Ottolini Legnami negli anni abbiamo maturato sempre più la consapevolezza, che il legno è un materiale dalle innumerevoli qualità, anche tramite il continuo aggiornamento su processi produttivi e certificazioni. Il legno per esempio, garantisce ottimi livelli di affidabilità, manutenibilità e adattabilità. Questo materiale poi, oltre ad essere facilmente reperibile e lavorabile in modo naturale, permette di abbattere le emissioni di gas inquinanti in tutte le fasi di vita di un progetto edile. Pensiamo innanzitutto alla materia prima in sé, tema di questo contributo. Il legno si trova abbondantemente in natura e gli alberi sappiamo svolgere un fondamentale ruolo nel controllo della presenza di Co2 nell’aria. Dove il taglio avviene in modo equilibrato e rispettoso tra l’altro, non solo si può avere persino un aumento delle aree boschive, ma anche una migliore gestione delle stesse.


La crescita delle aree boschive e la necessità di “governarle”

A riguardo Il Sole24Ore ha pubblicato nell’agosto 2020 un interessante articolo. Solo in Italia l’aumento di aree boschive negli ultimi cinque anni è stato di 270.000 ettari (+2,9%). Se si guarda al medio periodo, però, in 30 anni i boschi hanno guadagnato addirittura il 25%. Il problema ora è la gestione di questi boschi di nuova formazione, che se abbandonati possono dar vita a problemi come: diffusione incontrollata di parassiti, incendi e catastrofi legate a eventi eccezionali. Basti pensare alla distruzione causata da Vaia. Al contrario, il maggior utilizzo del legno permetterebbe l’abbattimento delle emissioni rispetto all’uso di cemento e acciaio, oltre a un controllo sulla salute delle foreste, specie se giovani.





Emissioni a confronto: legno, cemento, acciaio e mattoni


Ogni anno le industrie dell’acciaio e del cemento producono da sole il 16% dei gas serra, pari alla quota degli Stati Uniti. Tagliare queste emissioni è davvero complicato. Se parliamo di materiali da costruzione però, il primo a cui pensiamo è quasi di certo il calcestruzzo. Esso si trova oggi al centro del dibattito sull’edilizia sostenibile a causa degli alti livelli di «emissioni di gas climalteranti che avvengono durante il suo processo produttivo». Alcune ricerche dimostrerebbero come dalla sola cottura del clinker (o klinker), «tipo di materiale laterizio ottenuto con la cottura delle materie prime a temperature molto elevate - circa 1250 °C -, tali da indurre quasi una vetrificazione del materiale», si produrrebbe «circa il 4% delle emissioni totali dovute alle attività antropiche». A livello mondiale vengono prodotte circa 3 miliardi di tonnellate di cemento all’anno.


Cemento Portland

Il cemento garantisce resistenza, durabilità ed economicità e viene usato da millenni. I romani producevano un ottimo cemento con calce e pozzolana, come dimostrano i loro capolavori architettonici. Oggi il più diffuso in edilizia e usato, per esempio, nella produzione di calcestruzzo C25/30, è il Portland. Ebbene il Portland viene prodotto da «una miscela di ossido di calcio, silicati e ossido di alluminio» e ha un «un impatto di 0,808 kg CO2 equivalente per kg di cls finito». Proprio l’ossido di calcio è il punto dolente, poiché il calore prodotto in cottura fa sprigionare alte quantità di Co2. Se anche si usano energie rinnovabili questo elemento di criticità rimane, tenendo conto che i cementi privi di calce viva sono poco diffusi e molto cari.


L’acciaio nell’edilizia

Con l’acciaio non sembra andare molto meglio. La sua produzione in effetti, necessita di gas riducenti come il monossido di carbonio, da cui appunto la formazione di Co2, per “strappare l’ossigeno dal ferro”. L’industria siderurgica produce oltre il 12% delle emissioni globali ed è concentrata in Cina e India. Già vi sono tentativi di usare l’idrogeno, ma al momento il successo sembra lontano, visti i costi elevati: fino al 30% in più. Inoltre, le tempistiche sono molto lunghe. Si parla di 20-30 anni per l’attuazione delle tre linee del Clean Power incentrate sull’uso dell’idrogeno e delle energie pulite; il recupero dei gas riducenti e il loro utilizzo in nuovi prodotti; il concetto di “sequestro del carbonio” che vedremo.


I mattoni

Discorso a parte la produzione dei mattoni, che può avvenire in modo completamente naturale se non biologico! Sono sufficienti infatti, acqua, fuoco, aria e terra di varia composizione. Inoltre, se la zona di estrazione dell’argilla è vicina si possono abbattere le emissioni legate al trasporto. La cottura rimane il vero problema, oltre quello dell’impatto sull’ambiente causato dall’estrazione, se non si prevede una rinaturalizzazione della cava.

Se infatti, per i legni termici (al fine di ottenere, per esempio, particolari colorazioni e una maggiore durezza) si parla di temperature tra i 180° e i 230° di seguito sono quelle necessarie per alcune tipologie di mattoni e piastrelle:


mattoni in laterizio (o mattoni comuni)

800°-850°

piastrelle pressate (in bicottura)

950°-1050°

piastrelle pressate (in monocottura)

1150°-1200°

piastrelle in clinker estruso (o porcellana domestica)

1230°-1290°

porcellana dura

1330°-1380°


Negli ultimi anni si è iniziato a parlare di mattoni biologici, realizzati con film di sabbia e

cemento vegetale, dove si sfrutta l’azione di alcuni batteri al posto della cottura. La riduzione ipotizzata fino a pochi anni fa era addirittura di 800.000.000 di tonnellate di Co2. Tuttavia pure in questo ambito le tecnologie sono costose e tuttora poco diffuse.


Conclusioni

Concludendo è importante ricordare che, in un progetto di edilizia sostenibili si devono

valutare tanti fattori, inclusi anche la tipologia di edificio (villetta o condominio per esempio),

le dimensioni e la posizione. Di certo questi fattori incidono sulla scelta finale dei materiali da utilizzare tra cemento, acciaio e legno. Ciascun materiale ha pregi, difetti e potenzialità.

Bisogna allora tenere conto di tutti questi aspetti, per fare una scelta corretta. Si scoprirebbe così quanto il legno possa rivelarsi davvero prezioso nel percorso verso l’edilizia sostenibile.


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