Come promesso eccoci con un approfondimento sullo stato dell’arte dell’edilizia in legno, dove affronteremo: contesto macroeconomico; benefici; confronto tra materiali; prospettive. L’obiettivo è di dare informazioni utili su questo ambito, che vede in Italia grandi potenzialità e benefici immediati in un periodo complesso caratterizzato dalla questione energetica.
Edilizia in legno: il contesto attuale
A seguito del periodo pandemico e del superbonus del 110%, il settore edile è passato da un problema di bassa domanda, a quello inverso di difficoltà nel reperire manodopera e materiali. Mesi prima dello scoppio della guerra in Ucraina era già iniziato, inoltre, un rialzo dei prezzi di petrolio e gas, con un’ulteriore impennata dall’estate 2022. Tale situazione sta portando a un nuovo rallentamento, dovuto a un’inflazione tra l’8-10%, che avrà di certo ripercussioni sul PIL nazionale almeno fino al 2023. Se, dunque, il biennio 2020-2021 è stato molto positivo, specie per il comparto delle costruzioni residenziali, fattori finanziari, di stimolo fiscale, macroeconomici e strutturali (elevata età media degli addetti del settore e i pochi investimenti tecnologici) mantengono un clima d’incertezza. In tale temperie, l’uso del legno può rivelarsi un elemento di vantaggio e sostegno a tutto il settore edile.
Seppur lentamente l’edilizia in legno è cresciuta in modo costante nell’ultimo decennio. Essa ha registrato un +10% nel 2021 rispetto al 2019 (6° Report Edilizia in legno di FederLegno Arredo), e oggi attesta la propria quota nel mercato nazionale sopra al 7%. Inoltre, un crescente numero di studi sta consolidando la consapevolezza sui vantaggi dell’edilizia in legno rispetto ad altri materiali quali mattone, cemento e acciaio.
I vantaggi dell’edilizia in legno
I vantaggi dell’edilizia in legno si possono riassumere in cinque punti principali, come concretamente dimostrato nel progetto di rigenerazione urbana e housing sociale che ha visto protagonista l’ex (ecomostro) Marangoni a Rovereto:
Ridotti tempi di costruzione. Il legno è un materiale leggero e, perciò, più semplice sia da trasportare sia da montare in cantiere;
Forte riduzione dell’impatto ambientale (il comparto edile da solo incide per circa il 30% circa nelle emissioni di Co2 e per circa il 35% nella produzione di rifiuti), calcolabile in un meno 50-70% rispetto altri materiali, sia per la minor emissione di Co2 in fase di produzione, sia perché il legno riesce a trattenerla in modo naturale;
Ottimo isolante termico con i giusti accorgimenti e buon isolante acustico;
Eccellente resistenza in zone sismiche;
Durabilità nel tempo con i corretti trattamenti e facilità di manutenzione.
A tali aspetti, l’ingegnere Nicola Zuech aggiunge la possibilità di tramutare disastri ambientali come Vaia, in occasione di ripresa ambientale di un territorio.
Non è tutto però. Quando si parla di legni termici (al fine di ottenere particolari colorazioni e una maggiore durezza), le temperature necessarie variano tra i 180° e i 230°. A confronto, per i mattoni in laterizio (a parte l’interessante ambito dei mattoni biologici) si va da 800° a 850° e per le piastrelle pressate (in monocottura) da 1150° a 1200°. Ciò si traduce, come anticipato riguardo alla questione energetica, in costi elevatissimi e per molti non più sostenibili già in fase di produzione. Infine, da alcune analisi comparative tra strutture in legno e in latero-cemento realizzate nello stesso periodo, si nota che grazie alla tecnologia XLam, all’applicazione di sughero o lana di roccia (ottima anche contro gli incendi), per gli abitanti della casa si è riscontrato fino a un 56% di risparmio energetico.
Pregiudizi, evidenze scientifiche e valutazione dei costi
A questo punto del nostro approfondimento vanno riportate alcune apparenti criticità del legno, tenendo conto che nel nostro paese il concetto di casa è ancora fortemente legato a quello di “mattone”. La prima è che il legno non è visto come un buon isolante in climi caldi. A riguardo, invero, come illustrato in recenti studi scientifici, tra i quali quello del professor Alessandro Prada dell’Università di Trento, il legno dà ottime risposte.
Come espresso dal professor Prada, l’elemento essenziale è che «siano ben controllati gli apporti solari e gli apporti interni dell’edificio. Per questi, infatti, è importante avere una buona capacità areica interna, la quale può essere aumentata impiegando strati massivi di finitura superficiale interna». In definitiva sono fondamentali: lo spessore della parete; la combinazione di materiali; l’opera di isolamento; la progettazione generale. Con i giusti accorgimenti il legno è comparabile ad altri materiali, persino in climi caldi come nel sud Italia.
Seconda criticità è il costo elevato del legno rispetto altri materiali, quando si parla di grandi interventi edilizi, dove gusto personale e sostenibilità ambientale sono temi irrilevanti dinanzi a quello economico. A tal proposito la ricerca tecnologica e la digitalizzazione possono accrescere decisamente la competitività del legno. L’idea è di puntare sul modello digitale, come espresso dall’ing. Franco Piva, ossia un «modello 3d che va ben oltre il semplice disegno 3d». Nel dettaglio, si tratta di dedicare più tempo alla fase progettuale, per arrivare in cantiere dopo una corretta valutazione dei costi. Comparare semplicemente il prezzo di un 1m³ di cemento rispetto a 1m³ di legno è fuorviante, poiché l’analisi deve considerare:
Tempi di realizzazione minori;
Emissioni di Co2 ridotte;
Minor impatto dei trasporti sulla viabilità e invasività generale riguardo il rumore;
Ottime prestazioni termiche e acustiche (estive e invernali);
Riduzione del peso delle fondamenta fino al 30% con il legno;
Ridotta richiesta energetica durante l’allacciamento provvisorio;
Macchinari e strumentazione meno impattanti (camion, gru…)
Puntando sul modello digitale, e superando la prassi di correggere eventuali problemi di un progetto in cantiere, l’utilizzo del legno può davvero abbattere i costi e l'impatto ambientale.
Potenzialità dell’edilizia in legno e l’esperienza di Ottolini Legnami
L’Italia ha enormi potenzialità nel campo dell’edilizia in legno, nonostante il permanere di alcuni pregiudizi e la difficoltà di abbandonare prassi dispendiose. Il nostro paese, difatti, risulta già il quarto produttore europeo di prefabbricati in legno, superando un paese come l’Austria, e vanta un crescente apprezzamento all’estero come dimostra il volume crescente delle esportazioni. Al momento la Lombardia, dove si sta introducendo l’uso del legno anche nella costruzione di scuole e asili nido, il Veneto e il Trentino - Alto Adige rappresentano circa il 75% del fatturato nazionale, con l’ultima delle tre che ne copre da sola quasi il 50%.
La nostra azienda ha ampliato la propria rete di collaborazioni, avvalendosi del contributo di uno studio tecnico esterno altamente qualificato, per rafforzare la fase progettuale e abbattere i costi di un’opera a monte, oltre che per offrire strutture sicure e salubri. Crediamo fortemente nelle potenzialità che ha il legno, nella sua capacità di dare soluzioni concrete alle molte sfide dell’oggi e del domani.
FONTI BIBLIOGRAFICHE:
L. F. MEZZOMO, Il contesto macroeconomico e le prospettive del settore delle costruzioni; in AA.VV., 10° Forum Legno Edilizia Italia. Costruzioni in legno: dalla pratica alla pratica; Bienne 2022, pp. 9-15.
T. MIORIN, Riqualificazione profonda e industrializzata. L'esperienza di Energiesprong Italia; in AA.VV., 10° Forum Legno Edilizia Italia. Costruzioni in legno: dalla pratica alla pratica; Bienne 2022, pp. 47-60.
F. PIVA, Value engineering, modello digitale DFMA: come rendere il legno la migliore soluzione; in AA.VV., 10° Forum Legno Edilizia Italia. Costruzioni in legno: dalla pratica alla pratica; Bienne 2022, pp. 27-33.
A. PRADA, Pregiudizi e fatti sulle prestazioni estive delle costruzioni in legno; in AA.VV., 10° Forum Legno Edilizia Italia. Costruzioni in legno: dalla pratica alla pratica; Bienne 2022, pp. 37-45.
N. ZUECH, Rigenerare città e costruire in legno: il caso della ex Marangoni di Rovereto; in AA.VV., 10° Forum Legno Edilizia Italia. Costruzioni in legno: dalla pratica alla pratica; Bienne 2022, pp. 17-26.
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